ABSPATH:/home/bacchi5/public_html/cimebianche_w/; WPINCwp-includes;{"id":2134,"date":"2024-12-20T23:09:42","date_gmt":"2024-12-20T23:09:42","guid":{"rendered":"https:\/\/cimebianche.it\/?page_id=2134"},"modified":"2024-12-21T00:08:47","modified_gmt":"2024-12-21T00:08:47","slug":"il-carattere","status":"publish","type":"page","link":"https:\/\/cimebianche.it\/rhodesian-ridgeback-la-storia-della-razza\/il-carattere\/","title":{"rendered":"Il carattere"},"content":{"rendered":"\n

Rhodesian Ridgeback: il carattere<\/strong><\/h1>\n\n\n\n
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Nell’ultima versione dello standard pubblicato dalla FCI nel dicembre 1996 ed elaborata sui modelli forniti dal KUSA, dallo ZKC e dal Rhodesian Ridgeback Parent Club di Harare, \u00e8 stata introdotta la seguente frase a proposito del carattere del Rhodesian Ridgeback: “di carattere dignitoso, riservato con gli estranei, senza per\u00f2 dar segni di aggressivita n\u00e8 di timidezza”.<\/p>\n<\/div><\/div>\n\n\n\n

D’altronde \u00e8 anche vero che, come dice Stig G. Carlson nel primo dei suoi quattro libri sul Rhodesian Ridgeback “nessuno standard potr\u00e0 mai insegnarti a capire un Ridgeback”.
In effetti il Rhodesian Ridgeback \u00e8 il risultato di una selezione progammata si, ma basata su materials creato originariamente da pure coincidenze: \u00e8 un po\u2019 lo specchio dello sviluppo storico del continente africano e per capirne il carattere bisogna conoscere e capire l\u2018idea che sta dietro la razza. ll Sud Africa \u00e8 la terra degli estremi, la sua natura e la sua storia sono state e sono tuttora tormentate. E\u2019 un continente dentro un continente che \u00e8 rimasto quasi costantemente in stato di guerra: guerre tra coloni e trib\u00f9 nomadi, tra Olandesi e Zulu, Olandesi e Inglesi, tra trib\u00f9 e trib\u00f9\u2026 nel quale quindi era vera la necessit\u00e0 di un cane con qualit\u00e0 di guardiano, ma allo stesso tempo era anche vera la necessit\u00e0 di un cane resistente, capace di seguire la traccia e reggere i lunghi e continui spostamenti dei coloni alla ricerca di nuovi pascoli e nuove terre da coltivare. Nel ventesimo secolo l’intervento e la selezione operata dagli inglesi nell’allora Rhodesia del Sud mir\u00f2 particolarmente a selezionare le doti di cacciatore.
-ll carattere \u00e8 dignitoso; io lo descriverei addirittura quasi arrogante tanto il Rhodesian Ridgeback \u00e8 sicuro di s\u00e9;
-riservato con gli estranei: cuntrollato, mai espansivo con chi non conosce, ma mai nervoso, eccitabile, o agitate;
-non troppo aggressive ma non timido, coraggiosn, mai spaveritato, forse solo disinteressato, ma soprattutto devote al padrone, tutte caratteristiche essenziali per un cane che doveva curare le carovane, le fattorie e anche inseguire le grosse prede senza lasciarci la pelle.<\/p>\n\n\n\n

In un vecchio numero di un bollettino del Rhodesian Ridgeback Parent Club che ho trovato spulciando negli archivi di Harare si legge “i1 Rhodesian Ridgeback \u00e8 particolarmente attaccato al padrone ed alla sua famiglia, ma chiaramente riservato con gli estranei, non \u00e8 aggressivo n\u00e8 in\ufb01do, e dimostra chiaramente di poter “sopportare” l’estraneo”. “Attaccato al padrone ed alla sua famiglia”: quella del Ridgeback e una donazione totale al padrone, ma intelligente e personalizzata; sar\u00e0 un amico vero, pronto in ogni memento ad intervenire, sempre a sua discrezione; e particolarmente tollerante con i bambini, che devono assimilare il rispetto per gli animali dai genitori.
L\u2018equilibrio penso sia la caratteristica fondamentale nel Rhodesian Ridgeback adulto.
Se alcuni anni fa ci sono in effetti stati dei problemi caratteriali (cani troppo nervosi ed aggressivi), non va sottovalutata la solita responsabilita di quella razza di proprietari che vanta nei propri cani delle “qualit\u00e0 di aggressivit\u00e0”, che nel nostro caso non solo non sono contemplate dallo standard, ma non erano nemmeno ammesse dalle leggi naturali de1l’Africa vera, ma che, vorrrei aggiungere, in generale sono soltanto lo specchio di un grosso problema caratteriale di alcuni uomini.
D’altra parte bisogna fare attenzione a non cercare nemmeno l\u2019eccesso opposto: un Rhodesian Ridgeback affettuoso con tutti, giocherellone, ansioso di obbedire, o poco dominante non \u00e8 il Rhodesian Ridgeback ideale. In molti paesi prima di poter utilizzare un soggetto in riproduzione \u00e8 obbligatorio sostenere un test di carattere; purtroppo di tutti i test ai quali ho partecipato come spettatore, nessuno tiene conto de1l’individualit\u00e0 di ogni razza e quindi si tende ad uniformizzare il risultato e di conseguenza a fraintendere la vera indole del cane.Comunque un cane possente e dal temperamento dominante come il Rhodesian Ridgeback ha bisogno di una buona educazione, la mano dev\u2019essere ferma, ma gentile e molto, molto paziente. E\u2019 inutile aspettarsi le reazioni tipiche dei cani da pastore n\u00e8 tantomeno una facile sottomissione, il RR \u00e8 un cane intelligente ed ingenioso, ma caparbio, ha bisogno di imparare ad imparare, risponde se capisce di esser trattato cla compagno e soltanto se la cosa ha una funzione ed una ragione a lui ben chiara: comunque non diventera mai l’obbedienza cieca ed assoluta. Si annoia facilmente e perde interesse nel lavoro a menu che sia stimolato e ricompensato veramente. L’0stac0l0 piil grande sta proprio nelllo stimolare l’interesse nel1\u2019addestrament0, quindi le lezioni dovranno essere brevi, senza ripetizioni lunghe e tediose, ma soprattutto l’insegnamento dovra esser positivo, coinvolgente, dinamico. I risultati ci possono essere: nel 1999 il Rhodesian Ridgeback Guy delle Cime Bianche, allevato in Italia e di proprieta svizzera, \u00e8 stato tra i venti cani selezionati per i Campionati Svizzeri di tutte le razze per cani anticatastrofe, un grosso risultato, considerate il livello di addestramento svizzero. Nonostante io sia particolarmente orgogliosa di questo risultato, onestamente penso che la vita e l’addestramento per ottenere risultati a questo livello sia poco compatibile con lo spirito e l’indole del Rhodesian Ridgeback, o per lo meno non sviluppi la sua vera potenzialit\u00e0, che non sta certo nella obbedienza cieca ed assoluta, ma piuttosto in un amichevole coinvolgimento nella vita dell’amico\u2014padrone.
Nel ring un Rhodesian Ridgeback in classe libera o campioni che non si lasci avvicinare, che indietreggi davanti al giudice o che dimostri segnali di aggressivit\u00e0 nei rispetti del medesimo non risponde ai requisiti della razza, manca di quell\u2019equi1ibrio mentale che \u00e8 parte fondamentale del tipo e aggiungerei anche che manca di quel legame con il padrone che il tipo Rhodesian Ridgeback deve poter stabilire. Con i cani giovani la parte del giudice \u00e8 pi\u00f9 dif\ufb01cile, si pu\u00f2 accettare una titubante inesperienza, magari anche dovuta al nervosismo di un presentatore alle prime armi, ma ci vuole sensibilita, perch\u00e9 a volte proprio l’approccio del giudice mette a disagio un soggetto alle prime armi, altrimenti caratterialmente valido.
Vorrei concludere con l’immagine ideale che io ho del Rhodesian Ridgeback: un cane che fisicamente non deve dare nell’occhio per nessun carattere particolarmente accentuato, ma piuttusto si fa notare per l’equilibrio delle sue forme, e che dalla sua indole deve lasciar trasparire quel profondo equilibrio e quella spontaneita che fondendosi con un fisico profondamente bilanciato, creano l’immagine natura1e, atletica ed orgogliosa del Rhodesian Ridgeback.<\/p>\n\n\n\n

Giovanna Bacchini Carr<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Rhodesian Ridgeback: il carattere Nell’ultima versione dello standard pubblicato dalla FCI nel dicembre 1996 ed elaborata sui modelli forniti dal KUSA, dallo ZKC e dal Rhodesian Ridgeback Parent Club di Harare, \u00e8 stata introdotta la seguente frase a proposito del carattere del Rhodesian Ridgeback: “di carattere dignitoso, riservato con gli estranei, senza per\u00f2 dar segni … <\/p>\n